Ieri sera si è levata la Bora. Ha ululato incessantemente, tutta la notte, facendo cantare gli alberi delle navi come un concerto di campane.
Questa mattina soffia ancora, spazzando un cielo di porcellana e disegnando piccole creste bianche sul blu cobalto del mare.
Il pescatore non è uscito: ora non c’è nessuno, sul pontile, a sbrogliare con pazienza la matassa delle reti, mentre il tempo non smette di trascorrere.
L’acqua è cristallo puro e punge come una manciata di spilli impressa con forza nella carne.
Il dolore mi ha tormentata ogni singolo giorno. Ma non ci ho badato.
Isola di Lussinpiccolo, 9 giugno 2017