La casa sulla spiaggia

Nerezine, Galboka, 13 luglio 2009

Mi proteggerà riempirmi gli occhi di tanta bellezza?

E, anche, quanto riuscirà a durare?

Intorno il paesaggio si modifica. Si moltiplicano le brutte costruzioni per la villeggiatura.

Rimane solo la mia oasi di pace che godo nella solitudine dell’alba o nella notte punteggiata da miliardi di stelle.

Questa volta, forse l’ultima, questa volta ancora.

Nerezine, Ridimutak, 16 luglio 2009

Sono ritornati i fantasmi del passato sotto forma di un messaggio e di due telefonate dall’Italia, che mi hanno regalato una notte quasi insonne.

Ma stamattina, con la prima luce, l’acqua era uno smeraldo tiepido e nuotarci come scivolare nel velluto.

Poi il cielo ha guadagnato spazio e s’è infilato dritto nel maestrale che mi gonfia la camicia, che fa cantare i pennoni nel porto di Marina e sfilaccia le bandiere.

Sorrido del vento che rende agevole il cammino nonostante un sole che violenta, del merlo che è venuto a beccare le briciole della colazione, dei gabbiani appollaiati sulla croce del convento, della pineta scura sopra il mare scintillante.

Fino a quando mi proteggerà riempirmi gli occhi di tutta questa bellezza?

Veduta dal Monte Ossero, Nerezine

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