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Da tempo mi porto in borsa l’ultimo libro di Laura Baici, Piccolo trattato di magia. Di poesia si tratta, e di libro prezioso anche per via delle tante e belle illustrazioni. Del perché lo tengo in borsa dirò dopo. Per ora mi va di ricordare che in occasione del suo Il più bello dei mari scrissi a Laura che “la poesia ti appartiene, e tu a lei”. Anche in questo caso, dove scrivere è dar conto di un desiderio inappagato, tanto esplicito quanto senza nome, Baici ci prende per mano – vedi la copertina di Fabio Facchinetti, insieme misterica e invitante – e ci rappresenta il suo mondo: carte un po’ dovunque per la casa, il bicchier di vino all’osteria, il cielo e il mago, il figlio non suo e pur così amato, l’ospite senza volto che ammalora. Note più scure rispetto alla prova precedente, giusto qualche scintilla di luce a contenere. D’altronde, la poesia non è per forza un toccasana, e con la vita devi fare i conti: magari offrendoti come i campi riarsi fanno con la pioggia, “senza più riparo”. Ma è il cervello stesso a complicare l’abbandono, per via di quel dolore senza nome che non estingue affatto la questione: “in breve resta / solo quello // la preda / sono io / e il falco / il mio cervello” recita uno dei versi più belli della silloge, accanto all’illustrazione di Rossana Bossù che accentua il vortice dall’occhio del rapace. In ogni caso versi minimi, essenziali, quelli di Baici, in più sezioni forse di getto, oppure talvolta masticati per tempo tra le dita. Resta il fatto del libro tenuto in borsa per settimane; lì ha abitato tra scartoffie varie e uffici quotidiani, il computer, altri volumi. Senza un vero motivo, ma così è andata. La risposta forse è nel libro stesso, che nel suo cuore invita a trattenere: “ho scritto una poesia per te / l’ho tenuta nel taschino / per giorni / l’ho tenuta sul cuore / senza dirtelo // io ti tengo sempre con me / qui nel cuore / senza dirtelo”.
Claudio Calzana
Piccolo trattato di magia di Laura Baici è una meravigliosa raccolta di poesie accompagnata da illustrazioni evocative, uno scrigno di emozioni profonde che racchiude versi toccanti, puliti, diretti. Sembra quasi ci sia un incantesimo a legare insieme le diverse composizioni che volteggiano sulla pagina, sfiorando attimi di sfuggente felicità o illuminando il buio di un’intima sofferenza nascosta.
Vi consiglio di acquistare il libro non solo per la sua bellezza, ma anche perché l’intero ricavato andrà all’Associazione Italiana Neuropatie Periferiche. Non vi sembra un regalo di Natale perfetto?
Claudia Cafagna
Piccolo trattato di magia è stato inoltre segnalato dal n. 116 della rivista LIBeR, nell’ottobre 2017:
Parole stipate nei cassetti o che ingorgano internet; silenzi da conquistare nel mistero della vita… e altre suggestioni in una raccolta di poesie ognuna delle quali affiancata da illustrazioni di differenti autori. Illustrazioni a colori.