Sveglia alle cinque: vado a fuoco.
Stamattina si comincia presto.
Alle sette e mezzo saluto mio marito. Un’intera giornata davanti e non so se ci sarà una fine a questo incendio.
Mi concentro sulle parti che non mi fanno male.
“Porta freschezza nel dolore”. E giù fiumi, cascate, laghi, torrenti, oceani, estuari, onde impetuose contro gli scogli…
Intanto casco dal sonno ma non riesco a dormire. E il mondo splende, radioso: è primavera.
Non posso affrontare un altro giorno così.