Quasi un compleanno di quattro anni fa

25 ottobre 2015

Cammino fino al cimitero, a guardare il paese da lontano, raccolto attorno al campanile, ed è un po’ come andare sul relitto semi-affondato in Biskupija, a recuperare la mia infanzia.
Io sono la bambina che si buttava a braccia aperte in mezzo al prato, sono la ragazza che s’è fatta roccia per tentare di proteggersi, sono la donna che nella sofferenza senza senso ha pensato di darsi la morte.
Ma sono anche questa scintilla che brucia infinita dentro il cuore, qualcuno che ha qualcosa da dare, da dire, non importa chi lo ascolta.

Il relitto di Biskupija a Nerezine

Il relitto di Biskupija – “HPIM3578” by King Brian is licensed under CC BY-NC 2.0

Il sole è fioco ma incendia i rossi e i gialli delle foglie, gli ultimi fuochi d’artificio prima dell’inverno. E anch’io m’inoltro nell’autunno, di quest’anno, della vita, con uno spirito rinato, una forza che avevo trovato solo dopo la morte di mio padre, che mi aveva spinto fuori dal guscio: verso un lavoro, una casa, l’amore.

Ora non so dove mi porterà, ma ho preso una decisione che rimandavo da troppo tempo. Prima di Natale vedrà la luce e questo cambia già le cose.

Domani sono 45. È stato un anno buono, un anno di grazia, in cui la disperazione ha lasciato il posto al sollievo e poi alla gioia. Un anno in cui ho riscoperto il piacere della condivisione e che a tenere aperta la porta si rischia di far entrare la bellezza.

Sono ripagata di tutto, sono in pace.

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